Coordinare le esperienze delle amministrazioni locali in materia di cooperazione internazionale per creare una rete nazionale e rendere più efficaci gli interventi di sviluppo. La proposta arriva dal programma ART dell'Undp e dal Fondo Enti Locali per la Cooperazione decentrata e lo Sviluppo umano sostenibile (Felcos Umbria), promotori di un convegno a Foligno sulla cooperazione decentrata che durerà fino a venerdì. L'esperienza della cooperazione internazionale portata avanti dalle amministrazioni locali costituisce da tempo un fiore all'occhiello della cooperazione italiana. "Molti enti locali italiani, dal Piemonte alla Sardegna, dalla Lombardia all'Umbria sono attivi nella cooperazione internazionale decentrata - ha spiegato nel suo intervento Massimo Porzi, Direttore di Felcos Umbria - ed esistono ottime esperienze di coordinamento territoriale, come il Coordinamento Comuni per la Pace della Provincia di Torino, e l'Associazione lodigiana per la cooperazione internazionale". A spingere per un coordinamento nazionale è in primo luogo l'Undp per voce del programma ART secondo il quale la cooperazione avrebbe in questo modo una voce più forte con gli altri interlocutori internazionali. "Non si tratta di sostituirci alle altre istanze - ha detto Camilleri intervenendo al Forum - né di sovrapporci a loro, ma di riuscire a portare nel sistema internazionale il 'di più' della cooperazione decentrata, che è essenzialmente il coinvolgimento diretto dei cittadini e la costruzione di una comune percezione dei problemi".
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