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Lo splendido Palazzo Trinci sarà la prestigiosa location per il Forum internazionale. Non una location casuale, bensì un vero e proprio simbolo della città, come centro della vita sociale e culturale, che svolge una funzione di documentazione e aggregazione all’interno del territorio.
Definito un unicum da critici d’arte quali Federico Zeri, il visitatore resta affascinato dalla bellezza della Loggia, che si apre alla sua vista non appena accede al piano nobile, dalle architetture del Palazzo e dagli affreschi che ne decorano le sale.
Palazzo Trinci si inserisce nel contesto cittadino come Museo della Città. Il suo patrimonio ha una forte valenza didattica per la documentazione della storia cittadina e del territorio, sia dal punto di vista archeologico che istituzionale. Le recenti scoperte e attribuzioni pongono inoltre il Palazzo in una posizione di primo piano all’interno della storia dell’arte italiana.
Un tempo fu: Palazzo Trinci venne edificato tra XIV e XV secolo come residenza della nobile famiglia Trinci che governò la città tra il 1305 ed il 1439. In seguito all'annessione di Foligno allo Stato della Chiesa, il palazzo divenne la sede dei governatori pontifici fino all'Unità d'Italia e fu poi destinato ad ospitare gli uffici della Pretura, del Demanio e del Monopolio oltre che la caserma della Guardia di Finanza. Nel 1985, in seguito a numerose modifiche nella struttura dell’edificio avvenute nel corso dei secoli ed ai danni riportati dopo il terremoto del 1831-32 ed i bombardamenti della seconda guerra mondiale, il palazzo venne chiuso e restaurato. Nel 1997 fu riaperto al pubblico e dal 2000, istituito in Museo della città, ospita il nuovo allestimento della pinacoteca e delle due sezioni archeologiche.
Perchè visitarlo: Il nobile palazzo Trinci merita un’approfondita visita sia per l’eleganza dell’esterno e la ricchezza decorativa degli interni, sia per le importanti collezioni d’arte che raccoglie. La pinacoteca in particolare conserva opere di importanti artisti vissuti a cavallo tra il XIV ed il XVI secolo come Dono Doni, Bernardino di Mariotto, Giovanni di Corraduccio, Pierantonio Mezzastris e Niccolò Alunno. All’interno dell’edificio degna di nota è soprattutto la sala affrescata con la rappresentazione delle Arti liberali e dei Pianeti che una recente scoperta ha attribuito al celebre pittore marchigiano Gentile da Fabriano e la cappella decorata con gli affreschi di Ottaviano Nelli raffiguranti lo Sposalizio di Sant’Anna.
Descrizione: Il Museo raccoglie le collezioni museali civiche, cioè la pinacoteca le due sezioni archeologiche. La pinacoteca venne costituita nel 1863, quando il comune acquisì la proprietà delle opere d'arte dei monasteri e degli ex conventi in seguito alla soppressione degli ordini religiosi. Inizialmente gli oggetti d’arte vennero raccolti nella chiesa di Bethlem, in seguito furono trasferiti nel palazzo comunale e nel 1936 passarono alla attuale sede. Il percorso museale documenta l’evoluzione della pittura umbra ed in particolare folignate negli anni a cavallo tra il XIV ed il XVI secolo. Tra i dipinti spiccano le opere di artisti della portata di Dono Doni, Bernardino di Mariotto, Giovanni di Corraduccio, Pierantonio Mezzastris e Niccolò Alunno. Di quest’ultimo in particolare è da citare la tavola raffigurante San Francesco che riceve le stimmate realizzata, nella seconda metà del XV, per il monastero folignate delle clarisse di Santa Lucia al quale il pittore e la sua famiglia erano particolarmente legati. La prima sezione archeologica venne iniziata da Ugolino Trinci e venne in parte dispersa dopo la caduta della famiglia. Le sculture antiche esposte, come ad esempio le statue di Amore e Psiche del II secolo d.C., sono importanti non solo come testimonianza del gusto antiquario nella prima metà del XV secolo, ma anche come esempio di raccolta con finalità didattica. La seconda sezione archeologica venne iniziata nel 1762 su iniziativa dell’accademia Fulginia e comprende materiali lapidei d’età romana e tardo-romana, oltre che alcune collezioni storiche come quella di testine romane e quella scultorea ed epigrafica dovuta a Ludovico Iacobilli.
Piazza della Repubblica 06034 FOLIGNO Tel. 0742 330584
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